Cina e USA segnano la storia: gli accordi climatici che promettono di fermare il riscaldamento globale!

Cina
In un’epocale svolta per la politica ambientale globale, la Cina e gli Stati Uniti, le due superpotenze mondiali, hanno raggiunto un punto di svolta nei negoziati sul cambiamento climatico. Mentre il mondo si avvicina alla Cop28, il cruciale summit che si terrà a Dubai, questi due giganti, principali responsabili delle emissioni di gas serra, hanno delineato una cooperazione bilaterale che potrebbe accelerare gli sforzi internazionali per combattere il riscaldamento globale.
Nella storica tenuta californiana di Sunnylands, i rappresentanti dei due paesi si sono incontrati, dimostrando un fronte unito e una volontà di agire insieme. Questo dialogo ha portato a “risultati positivi”, come sottolineato dalle dichiarazioni ufficiali, stabilendo così le basi per il successo dell’imminente conferenza dell’ONU.
La Cina ha dimostrato una crescente volontà di affrontare la propria responsabilità ambientale, proponendo un’agenda ambiziosa per raggiungere il picco delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030 e l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2060. Questo impegno si inserisce in un contesto globale in cui le pressioni per obiettivi ambientali più stringenti aumentano, soprattutto da parte delle nazioni occidentali.
Significative sono anche le misure proposte dalla Cina per la riduzione delle emissioni di metano, un gas serra notoriamente più potente dell’anidride carbonica. Attraverso un piano che prevede azioni di cattura e riutilizzo del metano, soprattutto quello rilasciato dalle miniere di carbone, la Cina mira a riciclare fino a sei miliardi di metri cubi di gas entro il 2025. Questo è un passo avanti significativo, considerando l’enorme impatto che tale gas ha sul riscaldamento globale.
Ma l’impegno della Cina non si ferma qui. Il Paese ha anche proposto misure per ridurre l’uso del gas flaring, un processo associato all’estrazione del petrolio e una significativa fonte di emissioni di metano. Inoltre, la Cina ha presentato linee guida per il riutilizzo di oltre l’80% dei rifiuti zootecnici, con l’obiettivo di controllare un’altra importante fonte di metano.
Tuttavia, queste mosse della Cina non si limitano a un’azione isolata, ma sono parte di un quadro più ampio di cooperazione con gli Stati Uniti, segnalando una possibile svolta nella diplomazia climatica internazionale. Con la Cop28 alle porte, l’attenzione del mondo si concentra sulle possibili alleanze e sui piani d’azione che potrebbero essere adottati per contrastare efficacemente le minacce poste dal cambiamento climatico.
L’impatto di questi negoziati va oltre i confini nazionali, influenzando la politica ambientale globale e le future generazioni. Mentre le aspettative sono alte, il mondo attende di vedere se e come questi due colossi seguiranno con azioni concrete i loro ambiziosi piani e promesse, in una corsa contro il tempo per salvaguardare il nostro pianeta.