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Kerala in preda al panico: il ritorno del letale virus Nipah in India fa tremare le autorità…

Virus in India

Virus in India

In queste ultime giornate in India, un’ombra di preoccupazione ha offuscato il cielo. Un virus mortale, denominato nipah, ha fatto la sua comparsa, mietendo già due vittime e lasciando dietro di sé una scia di ricoveri. La paura si è diffusa come un fuoco incontrollabile, gettando le persone nel panico e scatenando un’allerta sanitaria nello stato del Kerala.

Questo letale virus, che si diffonde attraverso il contatto con i fluidi corporei di pipistrelli, maiali o individui infetti, ha già dimostrato di possedere un potere distruttivo devastante, uccidendo fino al 75% dei suoi ospiti. La sua sinistra presenza non è una novità, essendo stato identificato per la prima volta verso la fine degli anni ’90 durante un’epidemia che ha colpito gli allevatori di maiali e altre persone in stretto contatto con gli animali in Malesia e Singapore.

Ora, tuttavia, è divenuto un nemico implacabile nello stato del Kerala, portando con sé dolore e disperazione. La prima vittima è stata un umile proprietario terriero, un uomo che coltivava banane e noci nella sua terra. La sua salute, purtroppo, si è deteriorata rapidamente, lasciando una traccia indelebile di tristezza nel cuore di coloro che lo amavano. Le autorità non hanno perso tempo e, seguendo i suoi passi, hanno cercato disperatamente di individuare tutte le persone che avevano avuto contatti con lui e i luoghi che aveva visitato.

La figlia e il cognato della vittima, entrambi infettati, sono ora confinati in una sala d’isolamento in ospedale, mentre parenti e vicini vengono sottoposti a test per verificare la loro salute. Nel frattempo, un altro individuo è stato ricoverato d’urgenza, e le autorità hanno esteso i test a una sorprendente quantità di 700 persone.

Ma la morte non si è fermata qui. Un secondo individuo ha perso la vita a causa del virus, dopo essere entrato in contatto con la prima vittima in ospedale. È una storia di dolore e lutto, che si sviluppa in un quadro inquietante e spaventoso.

Al momento, non esistono vaccini per prevenire o curare questa terribile infezione, il cui tasso di mortalità oscilla attorno al 75%. Il trattamento attuale si limita a fornire cure di supporto, ma non c’è garanzia di successo. I sintomi iniziali dell’infezione includono febbre, difficoltà respiratorie, forti mal di testa e vomito. Nei casi più gravi, si può assistere a encefalite e convulsioni, che possono portare alla triste conclusione di un coma. Il virus nipah è inserito nella lista dei patogeni con potenziale epidemico stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il ricordo di un’epidemia devastante nel 1998 in Malesia e Singapore, che ha portato più di 100 persone alla morte e infettato quasi 300 individui, ancora fa rabbrividire. Da allora, questo virus malvagio si è diffuso in diverse parti del mondo, sconvolgendo le vite di coloro che ne sono stati colpiti. Percentuali impressionanti, tra il 72% e l’86%, dei pazienti infetti hanno perso la vita, segnando per sempre la loro memoria.

Ma è l’India a subire il peso più pesante di questa terribile piaga. Tra il 1998 e il 2015, sono stati segnalati oltre 600 casi di infezioni umane causate dal virus nipah. Epidemie passate, come quella del 2001 in India e quelle del Bangladesh, hanno mietuto la vita di 62 persone su 91 infette. E non possiamo dimenticare il terrificante focolaio del 2018 nello stato del Kerala, che ha ucciso 21 persone.

Oggi, per la quarta volta in pochi anni, il Kerala è di nuovo nel mirino di questo killer invisibile. Gli esperti sono stati inviati sul campo per raccogliere campioni da pipistrelli e alberi da frutto, nella speranza di scovare la fonte di questa terribile infezione. Ma fino ad allora, la popolazione vive in un limbo di paura e incertezza, chiedendosi quando e se il nipah sarà finalmente debellato.

Questa storia di dolore, morte e sofferenza ci ricorda quanto sia fragile la nostra esistenza. In un mondo in cui ogni angolo sembra nascondere un pericolo inaspettato, dobbiamo agire con prudenza e premura, cercando di proteggerci a vicenda. Solo così potremo sconfiggere nemici come il virus nipah e dare speranza a coloro che soffrono.

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